L’oro è un’importante componente nel portafoglio per la sua decorrelazione con l’azionario e il suo effetto protezione. Svolge anche l’effetto di protezione dall’inflazione (in dollari). Vediamo il recente comportamento dell’oro nei confronti dell’azionario USA, dei titoli di stato americani a tasso fisso lunghi, dei Tips (visti qui ) e dei gold miners (incontrati qui).
Per l’approfondimento utilizzerò i seguenti ETF quotati a Milano:
- Per l’oro : Invesco Physical Gold A (SGLD: IE00B579F325)
- Per i Tips : l’UBS ETF (LU) Bloomberg Barclays TIPS 10+ UCITS ETF (USD) ( TIP10D: LU1459802754)
- Azionario USA: SPDR S&P 500 (SPY5:IE00B6YX5C33)
- Treasuries lunghi : Lyxor Core US Treasury 10+Y ( US10:LU1407890620 )
- Miners : VanEck Vectors Gold Miners UCITS ETF (GDX.MI: IE00BQQP9F84 )
La scelta è caduta sugli unici disponibili e/o su quelli con maggiore capitalizzazione, come sempre l’approfondimento è a solo scopo educativo. Tutti gli ETF sono sensibili ai movimenti del dollaro americano.
Inflazione di pareggio
Il tasso di inflazione di pareggio (tasso di breakeven) è il tasso che rende uguale il rendimento a scadenza del titolo a tasso fisso (t-bond ) e il rendimento del titolo reale (Tips) di pari scadenza. Nel 2019 il tasso a 10 anni è visto in leggera discesa con tassi nominali e reali in discesa; poi a marzo 2020 il tasso di inflazione atteso crolla cosi come crollano per qualche giorno oro e Tips.

Da maggio 2020 il tasso risale ma l’andamento di T-bond e Oro diverge, risalgono leggermente i tassi nominali ma non quelli reali.

La performance relativa sul T-Bond dell’oro è in una fase laterale ormai da agosto 2020, possibile un ritorno verso una parità di performance tra titoli nominali e Oro.

L’Oro e il VanEck Vectors Gold Miners continuano ad avere una correlazione positiva, mentre con l’azionario USA dopo il periodo di marzo/aprile la correlazione sta scendendo. Molto simile è l’andamento della correlazione con i Tips (anche l’azionario difende in caso di inflazione , ma meno se ci troviamo in stagflazione). Infine il percorso dell’oro si è separato da quello dei Treasuries già da febbraio/marzo.
Per concludere l’oro ha per il momento terminato la sua corsa, anzi sembra leggermente costoso rispetto ai tassi reali, e questo ha impattato anche i Miners che presentano movimenti più ampi. Se l’inflazione ( attesa ) dovesse risalire in un contesto di bassa crescita e/o in caso di crolli dell’azionario l’oro potrebbe tornare a dire la sua.
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3 pensieri su “Confronto Gold – Novembre 2020”