La pensione contributiva

Quale sarà la mia pensione? Questa è sicuramente una domanda che si pongono molti e la risposta non è sicuramente semplice da dare. Per quanto riguarda la pensione contributiva però possiamo vedere più facilmente quali sono gli elementi che ne definiscono l’importo futuro.

Nel sistema contributivo, la pensione cui si ha diritto è legata alla contribuzione versata nell’arco dell’intera vita lavorativa e non agli stipendi dell’ultimo periodo così come avviene (avveniva visto che va ad esaurirsi) con il sistema retributivo. Le osservazioni che seguono incidono interamente nel caso di calcolo totalmente contributivo, ma influiscono anche sulla quota contributiva nel sistema misto.

Il calcolo della pensione

Nel calcolo della pensione contributiva si devono considerare 3 fattori:

  • Contribuzione –> tasso di contribuzione
  • Crescita del montante –> coefficiente di rivalutazione
  • Trasformazione in rendita -> coefficiente di trasformazione

La formula di calcolo della pensione è la seguente:

Montante contributi rivalutato x coefficiente di trasformazione / 13 = pensione mensile

Da notare che questi fattori relativi alla pensione pubblica contributiva sono gli stessi, con caratteristiche diverse, della pensione complementare.

Quali fattori incidono

Contribuzione

I contributi previdenziali sono prevalentemente obbligatori e il loro importo è stabilito per legge. Ad esempio nel caso del lavoratore dipendente la contribuzione previdenziale ordinaria è pari al 33,00% della retribuzione lorda, di cui il 23,81% è a carico del datore di lavoro e il 9,19% è a carico del lavoratore.

Il montante contributivo è l’insieme di tutti questi contributi che vengono rivalutati ogni anno secondo il coefficiente di rivalutazione (di capitalizzazione).

Ricordo che il sistema pensionistico italiano è a ripartizione e non a capitalizzazione quindi il montante contributivo è solo un numero utilizzato per il calcolo della pensione, non un tesoretto che ci spetta per quando andremo in pensione. Questo a differenza di un investimento finanziario come può essere la pensione complementare.

Il coefficiente di rivalutazione

Il coefficiente di rivalutazione è molto importante ai fini del calcolo contributivo della pensione. La riforma Dini ha stabilito che il montante contributivo deve essere rivalutato tenendo conto della crescita nominale del PIL. 

Coefficiente di
rivalutazione
(PILt-1 / PILt-6)1/5

La rivalutazione è pari alla media delle variazioni del PIL nell’ultimo quinquennio e viene comunicata all’inizio di ogni anno dall’Istat e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Al 23 novembre 2020 il tasso medio annuo composto di variazione del prodotto interno lordo nominale, nei cinque anni precedenti il 2019, risulta pari a 0,019199 e, pertanto, il coefficiente di rivalutazione è pari a 1,019199.

annoTassi di capitalizzazione
20011.047781
2002 1.043698
2003 1.041614
2004 1.039272
20051.040506
2006 1.035386
2007 1.033937
2008 1.034625
2009 1.033201
2010 1.017935
2011 1.016165
2012 1.011344
2013 1.001643
2014 0.998073
2015 1.005058
2016 1.004684
2017 1.005205
20181.013478
2019 1.018254
2020 1.019199
Tassi di capitalizzazione ultimi 20 anni – Dati ISTAT

Nel 2014 l’ISTAT comunicò che il tasso sarebbe stato negativo ( vediamo in tabella il numero in grassetto) per ciò il governo stabilì con il decreto legge 65/2015 che in tali circostanze debba essere applicato un tasso di rivalutazione comunque pari a uno. Ricordo che un coefficiente 1 significa una rivalutazione pari a 0%.

Il confronto con l’inflazione

Facciamo un confronto con i dati inflazione media NIC con tabacchi, esso rappresenta l’indice con maggior copertura calcolato dall’Istat.

Annot.Cap.t. Infl.Coeff. Inflaz.
20111.01610.02801.0280
20121.01130.03001.0300
20131.00160.01201.0120
20141.00000.00201.0020
20151.00500.00001.0000
20161.0046-0.00100.9990
20171.00520.01201.0120
20181.01340.01101.0110
20191.01820.00601.0060
20201.0191-0.00100.9990
Totale1.09841.1029

Come vediamo la capitalizzazione del montante negli ultimi 10 anni è sostanzialmente simile al tasso di inflazione cumulato. Non possiamo aspettarci molto da questo fattore in futuro, con un 2020 caratterizzato da un PIL reale molto negativo e con un’ inflazione rivista per il 2020 pari a -0,2%, l’effetto sarà quello di portare ancora il coefficiente a 1, forse per diversi anni.

Per sintetizzare questo significa che il meccanismo di rivalutazione ha sostanzialmente protetto il nostro potere d’acquisto, ma non ha apportato nessun beneficio reale all’ammontare della nostra pensione.


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Il coefficiente di trasformazione

Il coefficiente di trasformazione del montante in pensione mensile è l’altro elemento importante nel determinare l’importo della futura pensione o della quota contributiva di essa. Il coefficiente di trasformazione, aumenta all’aumentare dell’età di accesso alla pensione, quindi più si rinvia il pensionamento più, teoricamente, si percepirà di pensione.

Con il decreto del 15.05.2018, il Ministero del Lavoro ha operato la revisione triennale dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo e questo comporterà importi di pensioni più basse a parità di età e di contributi versati. I nuovi coefficienti sono circa 1% più bassi di quelli precedenti.

EtàCoefficiente di trasformazione
2016 / 2018
Coefficiente di trasformazione
2019 / 2021
61 4,71%4,65%
62 4,85%4,79%
63 5.00%4,93%
64 5,15%5,08%
655,32%5,24%
66 5,50%5,41%
67 5,70%5,60%

In conclusione

Diversi fattori incidono sul trattamento pensionistico, non solo l’età di accesso alla pensione che sembra monopolizzare il dibattito in questo ambito.

Come abbiamo visto non possiamo incidere molto sulla pensione contributiva pubblica se non con un aumento del reddito attuale e/o un aumento dei contributi, visto che non abbiamo nessun controllo sul tasso di capitalizzazione del montante e l’unico modo per incidere sul coefficiente di trasformazione è quello di posticipare la pensione, col rischio che, ritardando, vengano determinati coefficienti peggiorativi. Possiamo invece incidere molto sulla pensione complementare e nella gestione dei nostri investimenti finanziari.


Se siete interessati alla pensione complementare e alle alternative: Fondo pensione VS ETF World.

Se state valutando degli investimenti per affiancare la pensione pubblica o in generale dei prodotti di investimento fatevi prima alcune domande.


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